Che ricordi vuoi portarti a casa dalle vacanze?

*In copertina: foto in bianco e nero é di Honi Ramona Paris fotografa olistica

di Annalisa Conti

TUTTA UN’ALTRA MUSICA – Sei pronto per le vacanze e sicuramente non vedi l’ora di viverle e di riempire la tua valigia soprattutto di ricordi, ma quali ricordi vuoi portarti a casa? Ricordi belli o ricordi brutti? E se ti dicessi che non esistono ricordi belli o brutti ma semplicemente ricordi? 

Un ricordo è la rappresentazione di un’esperienza. Ma, per farti capire meglio cosa intendo, ti descrivo un esercizio che ti invito a fare ad occhi chiusi in modo da renderti conto che la tua mente può fare tutto quello che vuoi, senza limiti se non quelli che decidi di importi. Dura solo qualche minuto.

Immagina di avere un telecomando e che sullo schermo davanti a te proiettano un tuo ricordo, magari un ricordo dove hai provato gioia come la nascita di un figlio, il primo bacio o una promozione al lavoro. Ora prendi quell’immagine e vivila come se fossi lì, intensamente e completamente. La sensazione di gioia che provi diventa più intensa ora? Ora con il tuo telecomando puoi aumentare i suoni o abbassare il volume, cambiare i colori e farli diventare più intensi oppure puoi decidere di cambiare la luminosità o la dimensione delle immagini e renderle ancora più grandi. Puoi fare tutto ciò che hai bisogno di fare per rendere quel ricordo ancora migliore e sentire quella sensazione di gioia diventare ancora più intensa.

Non è fantastico? Sono certa che ora quando ripenserai a quell’evento proverai le stesse sensazioni, quelle che desideri provare.

Richard Bandler, uno dei fondatori della PNL, Programmazione Neuro Linguistica, in un suo libro descrive il processo e le tecniche attraverso cui puoi ottenere quello che vuoi modificando l’esperienza soggettiva che hai di un determinato evento vissuto o che vorresti vivere. I ricordi non sono un archivio che vai a leggere ma qualcosa che ogni volta ricostruisci ed è per questo che si ha la capacità di influenzarli e persino di distorcerli. Questo avviene sia per i ricordi che consideri belli ma anche per quelli che riguardano le tue esperienze traumatiche.

Anche quando vivi un’esperienza negativa ricevi le informazioni attraverso i tuoi sensi e li usi per elaborarla internamente vedendo immagini suoni e sensazioni dentro di te, perciò, di fatto, sei tu che crei un significato a quell’esperienza.

Come hai fatto nell’esercizio sopra, relativo a un pensiero di gioia, puoi utilizzare il tuo telecomando per gli eventi negativi e decidere di diminuire l’intensità, i colori, i suoni, renderlo addirittura ridicolo e piccolo o vederlo da un occhio esterno di un osservatore. Questo esercizio, che viene spesso utilizzato nelle sessioni di coaching, è utilissimo per lasciare andare i brutti ricordi che continui a portarti dietro; quelli che nella tua mente rivivi e rivedi in continuazione dando forza e intensità e rischiando di farti vivere male il presente e il futuro.

Quando cambi il modo in cui rappresenti un’esperienza, cambi anche le sensazioni associate ad essa e quindi il modo in cui ti senti ricordando quell’evento.

In conclusione, i tuoi ricordi sono il frutto di come vedi l’esperienza che hai vissuto: non corrispondono a ciò che è realmente accaduto nel passato ma al significato che tu hai dato.                              

 Ti auguro una meravigliosa estate nel qui e ora, ricca di eventi a cui non dare giudizio, un’estate  tutta da vivere. 

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